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Festival del giornalismo e non solo

La vocazione per la carta stampata: dalle prime tipografie d’Italia all’International Journalism Festival. 

Per chi intenda organizzare un soggiorno alla Locanda Stella nel prossimo mese, Perugia si prepara a vivere un grande evento: il Festival Internazionale del Giornalismo, che si terrà da mercoledì 17 a domenica 21 aprile.
Quest’anno il Festival diventa maggiorenne: è giunto infatti alla sua diciottesima edizione. La sua fondatrice, Arianna Ciccone, è stata addirittura invitata a New York a spiegare il ‘modello Perugia’: come sia stato possibile, cioè, immaginare e realizzare un festival internazionale di giornalismo di spessore tra le stradine e i palazzi di una piccola città medievale.

L’arte della pubblicistica in Umbria sempre avuto una particolare vocazione. Uno dei primi libri a stampa dell’intera penisola ci viene dalla cittadina umbra di Foligno: si tratta della prima edizione della ‘Divina commedia’ di Dante Alighieri, stampata nel 1472 da un prototipografo di Magonza, Johannes Numeister, allievo di Gutemberg, insieme ad Evangelista Angeloni di Trevi con la collaborazione dell’orafo folignate Emiliano Orfini. Il palazzo Orfini, antica costruzione quattrocentesca dove venne stampato il testo dantesco in ottocento copie, è diventato oggi il Museo della stampa, ed espone interessanti reperti prototipografici, epitalami, scritti per monacazioni, periodici di antica data, almanacchi e lunari, tra cui il celebre Barbanera.

 

 

Per informazioni consultare il programma www.museifoligno.it/i-musei/museo-della-stampa/

Foto credits: umbriatourism.it

 

 

La vocazione alla carta stampata a Perugia si deve invece a Braccio Baglioni, criptosignore  della città nel XV secolo. Perugia, infatti, essendo parte dello Stato pontificio non fu mai una Signoria, ma di fatto, a partire dal 1439 circa e per circa un secolo, ad esercitare il potere occulto sulla città fu Braccio Baglioni, ed in seguito i suoi discendenti. Braccio era infatti capitano delle milizie pontificie, ed il pontefice, in cambio dei suoi servigi militari, gli consentiva un ampio uso dell’esercizio del potere su Perugia. Contrariamente alla consuetudine del tempo, per cui i ceti dominanti sdegnavano i libri stampati, preferendo i codici minati poiché più preziosi e decorati, egli sostenne l’arte della stampa, invitando maestri dalla Germania e fondando con loro una società, che aveva sede nei pressi del suo magnifico palazzo in Colle Landone. Grazie a ciò, gli studenti dell’ateneo perugino poterono servirsi ben presto per loro studi di codici a stampa, più economici e maneggevoli. Così si insediò in città un secondo nucleo di stampatori dalla Germania nell’area di borgo Sant’Angelo. Il magnifico palazzo di Braccio, paragonato dalle fonti al Palazzo ducale di Urbino, e le stamperie annesse non esistono più: l’intero quartiere quartiere di Colle Landone è stato distrutto per fare spazio al forte pontificio della Rocca paolina tra il 1540 e il 1543 (i lacerti dell’uno e dell’altra sono percorsi dalle scale mobili e si possono visitare agevolmente). Nei pressi dell’attuale Corso Garibaldi, da sempre  quartiere a vocazione artigiana, rimane la via Tedesca a testimoniare la presenza dei maestri stampatori germanici in città.

Quasi a sancire questo amore antico di Perugia e del territorio per la carta stampata e per le notizie in genere è nata nel 1992 la Scuola di giornalismo, a cura della Rai Radiotelevisione italiana e dell’Università degli Studi. La sede si trova a Ponte Felcino, nella bellissima villa settecentesca Carletti Bonucci, ed è tra le più prestigiose d’Italia. Offre corsi di formazione superiore per giornalisti professionisti e pubblicistici, oltre a consulenza sui temi dell’informazione e della comunicazione di massa.

Consultate il sitohttps://www.centrogiornalismo.it/

 

 

 

Da diciotto anni a questa parte il grande giornalismo è di casa a Perugia. Da un’idea di Arianna Ciccone, napoletana naturalizzata umbra, laureata in Filosofia ma con una grande passione per il giornalismo, e da suo marito Chris Potter, economista angloamericano, nasce nel 2006 il Festival Internazionale del giornalismo di Perugia: un ricco calendario di incontri, rigorosamente a ingresso gratuito, con cadenza annuale, che si svolgono nella seconda metà del mese di aprile. Il festival del giornalismo, detto anche International journalism festival, riunisce insieme il mondo del giornalismo, dei media, della comunicazione e della cultura. Nel tempo, poi, il Festival è diventato sempre più globale, creando connessioni e relazioni tra scuole giornalistiche differenti, diventando luogo, di dialogo, scambio e formazione e proiettando la città verso scenari internazionali. Per questa edizione, che si svolgerà dal 17 al 21 aprile, è prevista la presenza di circa 600 giornalisti, molti di fama internazionale. I temi al centro dei numerosi e fitti appuntamenti saranno la guerra, con particolare attenzione ai conflitti israeliano-palestinese e russo-ucraino, le elezioni negli USA, in Italia e Iran, il clima, l’intelligenza artificiale, la violenza di genere, la condizione femminile e la diversity. Tra gli ospiti nazionali sono attesi, tra gli altri, Roberto Saviano, Francesca Mannocchi, Paolo Giordano, Zerocalcare, Vera Gheno e Marco Damilano, mentre tra i grandi protagonisti del giornalismo internazionale nelle zone di guerra ci saranno Sevgil Musaieva, direttrice del quotidiano ucraino Ukrainska, Motaz Azaiza, foto reporter palestinese, Noa Landau e Hanin Mzajadli del quotidiano israeliano Haaretz.

Si veda: https://www.festivaldelgiornalismo.com/programme/

Foto credits: https://www.festivaldelgiornalismo.com

 

 

 

Per chiudere in bellezza questa nostra rassegna tra le notizie e le pagine a stampa, vogliamo ricordare un esempio unico tra i cultori della bella carta. Si tratta dell’Edicola 518, un modo differente di fare cultura: una edicola che non vende giornali. Nel 2016 un gruppo di giovanissimi studenti, artisti e scrittori di stanza a Perugia ha rilevato una vecchia edicola dismessa nel cuore della città e ne ha fatto un tempio della carta stampata, ove è possibile reperire magazine da tutto il mondo e libri da case editrici indipendenti. Oggi, nella vecchia edicola ai piedi della chiesa medievale di Sant’Ercolano trovano posto solo riviste e testi di poesia, mentre i magazine e le altre pubblicazioni sono ospitate nella vicina sede del Paradiso 518. Da qualche mese, è stato aggiunto un nuovo spazio: il wine bar al numero 22 di Corso Cavour, di fronte al ‘Paradiso’.

Info https://edicola518.com/

E tra un appuntamento e l’altro del IJF o dopo un evento a cura di Edicola 518, ricordati di prenotare un tavolo da Stella: dopo la cultura della carta stampata e del buon giornalismo, quella del buon cibo e del buon vino.

 

 

 

 

 

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