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  /  12 mesi alla scoperta dell'Umbria   /  Non solo medioevo

Stella Perugia

Non solo medioevo

Testimonianze di arte contemporanea in Umbria

Certamente il volto più consueto del cuore verde d’Italia è quello legato alle vie tortuose e strette dei suoi borghi e delle città di altura, di origine o ricostruzione medievale. È la sua immagine più nota e fortemente connotata: le mura di pietra, gli archi acuti, le chiese romanico – gotiche, gli affreschi medievali, la cultura francescana. L’Umbria certamente è tutto questo, e da qui la sua bellezza e la sua specificità, ma non solo: si affacciano in questo territorio, infatti, realtà nuove e diverse, che parlano una lingua differente e contemporanea.

La meravigliosa Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, il museo più frequentato della regione, ha inaugurato il 28 maggio scorso ‘Camera oscura. La Galleria Nazionale dell’Umbria per la fotografia’. Il progetto trova spazio in una sala specifica, all’interno del percorso permanente, che per sua natura sembra proprio una ‘camera oscura’: questa ospiterà a cadenza semestrale i grandi maestri della fotografia. Si inizia con ‘Umbria, una storia d’amore. Fulvio Roiter’: 27 scatti dalla campagna fotografica che il maestro realizzò nel 1955, commissionata dalla casa editrice Svizzera ‘Guilde du livre’, avente lo scopo di illustrare i ‘Fioretti’ di San Francesco. Le suggestive immagini mostrano un territorio ancora arcaico e rurale che solo dopo qualche tempo avrebbe conosciuto l’impatto della modernità. La mostra appena inaugurata  terminerà  il 13 ottobre; dal 26 ottobre al 20 marzo 2025 sarà la volta di Robert Doisneau, uno dei maggiori fotografi del Novecento.

Foto credits: https://gallerianazionaledellumbria.it

Per informazioni: https://gallerianazionaledellumbria.it/mostre/fulvio-roiterumbria-una-storia-damore/

Inoltre, dal 15 giugno, quattordici luoghi della cultura statali dell’Umbria saranno protagonisti della rassegna ‘La sottile linea d’Umbria (15 giugno – 7 ottobre 2024)’. In dieci musei statali della regione  verranno ospitate mostre, installazioni e performance,  animate da numerose  iniziative a latere, visitabili con un biglietto unico.

Infine, verrà inaugurata il 29 giugno prossimo ‘Un capolavoro a Perugia’, una rassegna nella quale viene presentata  un’opera fondamentale di un artista celebre, accompagnata da una selezione di opere di altri artisti, o da eventi che avranno il compito di illustrare il percorso di tale artista. Il 29 giugno si inizierà con ‘KLIMT: le tre età e la Secessione italiana (29 giugno – 15 settembre 2024)’: ospiterà il capolavoro dell’artista austriaco proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Dal 1 giugno al 15 settembre si terrà a Palazzo Penna di Perugia la mostra ‘Psichedelia. Un viaggio nella cultura visiva degli anni Sessanta’. Perugia, pur essendo una cittadina di provincia di ridotte dimensioni, è caratterizzata da una forte propensione internazionale. Ciò a causa della sua Università per stranieri e per le rassegne come Umbria Jazz o il Festival del giornalismo, che portano ogni anno in città un gran numero di presenze da ogni parte del mondo. La mostra rappresenta pertanto un tentativo di apertura della città all’arte del contemporaneo, in tema di grafica, pittura, installazioni. La psichedelia, in particolare, è stato un fenomeno di natura estetica che ha caratterizzato l’età della contestazione studentesca ma anche la ricerca musicale degli anni 60 e 70, ed ha avuto una fortissima influenza sulla grafica, sulla ricerca artistica, sull’arte ottica.

Per informazioni: https://www.facebook.com/events/1106171323795519

Palazzo Penna ospita inoltre abitualmente la Collezione Gerardo Dottori, dedicata al grande maestro dell’aeropittura e dell’arte sacra futurista, e le sei lavagne di Joseph Beuys, realizzate dall’artista tedesco in un evento che rimane leggendario nella storia dell’arte contemporanea a Perugia:  il confronto / performance con Alberto Burri tenutasi il 3 aprile del 1980 presso la Rocca Paolina.

Per informazioni: https://turismo.comune.perugia.it/poi/museo-civico-di-palazzo-della-penna

Una delle cittadine maggiormente visitate della regione, sia per le sue bellezze artistiche che per lo spirito francescano da cui è profondamente permeata è Assisi, a pochi chilometri dalla Locanda Stella. Forse non tutti però sanno che proprio nei pressi della Basilica di San Francesco, immersa nella splendida cornice naturalistica del Bosco omonimo, gestito dal FAI, è ospitato il ‘Terzo paradiso’, sorprendente realizzazione del notissimo artista contemporaneo Michelangelo Pistoletto. È una vasta opera di land art: 121 ulivi in doppio filare che interpretano liberamente il simbolo matematico dell’infinito. Per comprendere appieno il senso dell’opera, occorre camminare tra gli ulivi secondo il percorso circolare indicato dall’artista, in modo che le percezioni fisiche si trasformino lentamente in una esperienza di riflessione e raccoglimento.

Foto credits: https://fondoambiente.it/luoghi/bosco-di-san-francesco

Per informazioni: https://fondoambiente.it/luoghi/bosco-di-san-francesco

Nella vicina Foligno, ha sede il CIAC (Centro Italiano di Arte contemporanea), ospitato presso un originale edificio a forma di parallelepipedo, rivestito in acciaio corten che conferisce un caratteristico tono di ‘arrugginito’ all’opera ideata da Alviani in collaborazione con l’architetto Zamatti,  successivamente realizzata dall’architetto Partenzi. Il museo non ospita collezioni permanenti, ma si pone piuttosto come un contenitore per esposizioni ed eventi relativi al contemporaneo. http://www.museifoligno.it/i-musei/ciac-centro-italiano-arte-contemporanea. Con lo stesso biglietto del CIAC è possibile visitare l’impressionante Calamita cosmica presso la chiesa della Santissima Annunziata, il colossale ‘scheletrone’ opera del 1990 di Gino De Dominicis.

Foto credits: https://www.calamitacosmica.it/

Per informazioni: https://www.calamitacosmica


A neppure un’ora di auto dalla Locanda Stella, si trova Città della Pieve: un delizioso borgo medievale immerso nella campagna umbra, che ha dato i natali, tra l’altro, al noto pittore rinascimentale Pietro Vannucci detto il Perugino. A breve distanza dal borgo, nel verde, si trova il Giardino dei Lauri, uno spazio dedicato all’arte contemporanea creato dai collezionisti napoletani Angela e Massimo Lauro. Nato nel 1990, il complesso espositivo è formato da un vasto capannone industriale e dal bellissimo giardino circostante che ospitano circa 300 opere dei maggiori artisti contemporanei, italiani ed internazionali. Lo straordinario complesso, immerso a perfezione nello spazio naturale, rappresenta un percorso attraverso le esperienze più interessanti della ricerca artistica contemporanea: dall’arte concettuale ai movimenti Neo – geo, dal Post human ai maggiori esponenti della fotografia americana di oggi.

Per informazioni: https://www.ilgiardinodeilauri.com/

Dal sud al nord dell’Umbria: la cittadina dell’alta valle del Tevere, Città di Castello, ha dato i natali ad Alberto Burri, artista tra i maggiori del Novecento italiano, inventore dei celebri ‘sacchi’ e delle opere con materiali inusuali (le ‘muffe’, i ‘legni’, le ‘combustioni’, i ‘ferri’, le ‘plastiche’, ed altri). Città di Castello ospita la Fondazione Burri, costituita nel 1978 per espressa volontà del maestro allo scopo di tutelare e valorizzare le sue opere. La fondazione gestisce due spazi espositivi: Palazzo Albizzini e gli ex seccatoi del tabacco. Palazzo Albizzini è un edificio del XV secolo nel centro storico di Città di Castello, che espone 150 opere del maestro umbro che vanno dal 1948 al 1985 (Catrami, Muffe, Gobbi, Sacchi, Legni, Ferri, Combustioni, Cretti, Cellotex). Gli ex Seccatoi del Tabacco sono invece un complesso industriale del secondo dopoguerra che nacque per la lavorazione del tabacco (una vera e propria tradizione del territorio), acquistato dall’artista al fine di ospitare le sue opere di dimensioni monumentali. Inaugurato nel 1990, ospita 128 opere di grandi dimensioni realizzate tra il 1974 ed il 1993, il cui allestimento è stato interamente curato dallo stesso artista, e quattro grandi sculture. Il comune denominatore delle opere esposte è l’uso del Cellotex, un particolare impasto ligneo termoisolante e fonoassorbente.

Foto Credits: https://www.fondazioneperugia.it/mostre/nero-perugino-burri/

Informazioni: https://fondazioneburri.org/


Infine, se capitate a Todi nel mese di settembre, cercate il civico 25 di via delle Mura antiche: può essere che il critico e artista newyorchese di origine irlandese Brian O’Doherty e sua moglie, la critica Barbara Novak, decidano di aprirvi le porte della loro Casa Dipinta, una incredibile e antica casa interamente dipinta nel corso di più di 40 anni da Brian, con l’aiuto di sua moglie, e non ancora terminata. Una vera e propria immersione nelle tendenze artistiche contemporanee d’oltreoceano in un solo edificio, per di più medievale.

Sorprese dell’Umbria. Piccola, verde e non solo medievale. Piuttosto, un crocevia di bellezza.

E tra una visita e l’altra, venite a rifocillarvi da noi, con un buon bicchiere di vino. È arte anche questa!

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