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Seconda Stella a destra, questo è il cammino…

Viaggiare è un’arte antica.

Tanti sono i modi di viaggiare, tuttavia. Ci sono i turisti, intanto, e ci sono i viaggiatori.

Da turisti apprezzerete tante cose della Locanda Stella: l’estrema vicinanza al centro storico della città ed anche alle vie di uscita da questa, il comodo parcheggio, la possibilità di degustare un’ottima cena nell’attiguo ristorante senza dover fare altra strada.

 Ma se siete viaggiatori, beh, allora tutto cambia. Il vostro soggiorno sarà una esperienza immersiva nelle suggestioni, nei colori, nei sapori, nell’essenza che può offrire questo fazzoletto di verde nel cuore d’Italia. Terra antica, l’Umbria, abitata e percorsa da genti diverse: gli umbri e gli etruschi, in primis, i romani, le schiere cartaginesi di Annibale, i  longobardi, gli eserciti bizantini, i goti di Totila  e ancora  principi e pontefici (ben tre morirono tra le sue mura per ‘l’acquetta’ perugina), capitani di ventura, eserciti svizzeri e brigate partigiane.

È terra verde di alberi e campagne coltivate,  filari di vigne e argenti di ulivi sui poggi e le colline. Affacciarsi dalle luminose finestre della Locanda significa aprirsi a questo verde, a questa terra che è un grande museo a cielo aperto. In alto, ad abbracciarvi più che a dominare, vedrete il profilo della città di Perugia, irta di campanili e resti di torri.

Casaglia, il luogo in cui vi trovate, è una manciata di case attorno a una strada e a ciò che resta di una dimora di campagna del XVII  secolo, Villa Degli Azzi Vitelleschi. Gli Azzi erano una antica famiglia originaria di Arezzo, che nel Seicento acquistarono terre e proprietà nel perugino, tra cui i resti di questa villa quattrocentesca a Casaglia che provvidero ad ampliare e riedificare. L’ultimo proprietario della villa fu il giurista Giustiniano degli Azzi Vitelleschi: alla sua morte, avvenuta nel 1874, in seguito ai dissesti economici della famiglia, la villa fu venduta e le sue proprietà frazionate. Di tanta storia, rimane solo l’arco di ingresso, opera dell’architetto perugino Nazareno Biscarini (1835 – 1907), esponente locale dell’eclettismo che tanti ricordi della sua attività lasciò nel territorio.

Davanti al bell’arco ottocentesco, nell’ormai lontano 1981,  i coniugi Luisa Stella e Adamo Pasticci aprono un albergo – ristorante a conduzione familiare. Il tempo passa, e le quattro figlie di Luisa e Adamo prendono strade differenti rispetto all’attività familiare. La più piccola, Silvia, e il marito Arek, entrambi germanisti e residenti in terra teutonica, decidono infine di rilevare il ristorante di famiglia, rinnovandone forme e contenuti. Nasce cosi il nuovo Stella, ristorante e vineria, che coniuga la passione di Silvia per la cucina e gli studi di Arek sul vino. Sapori e ricette del territorio, reinterpretate in chiave attuale ma sempre nel rispetto della tradizione, materie prime esclusivamente locali scelte con cura ed attenzione, accoglienza e professionalità: questi i segreti di Stella. Nel 2015 la decisione di riprendere la piccola attività ricettiva di famiglia, chiusa ormai da qualche anno, per farne non un albergo, tuttavia, e neppure un B&B, ma una locanda: una struttura dedicata, con alloggi e servizi personalizzati. Nelle locande, insomma, al contrario degli alberghi, ogni camera è diversa e offre temi e suggestioni che raccontano storie sui luoghi e chi li vive e li abita. Le sette camere di Stella sono giocate sui colori della terra, sulle tinte dei sai francescani e dei sacchi di Burri, sui materiali naturali del legno e del cotto realizzato da fornaci del luogo con tecniche ancora risalenti agli Etruschi, sulle stoffe di canapa e cotone della tradizione tessile contadina. Tuttavia, nessuna stanza è uguale all’altra, in ognuna di esse potrete leggere un “racconto”  degli oggetti che la compongono.  Vi sembrerà di sfogliare un diario fatto di immagini di vita, con oggetti acquistati, trovati, vecchi, nuovi, naturali o artificiali.

Il cuore della Locanda è costituito dall’area comune: la reception fatta di vecchie valigie, l’accogliente soggiorno  in cui potrete fermarvi, conversare, prepararvi un buon tè, e la ‘Piccola biblioteca per viaggiatori curiosi’, con guide e libri vecchi e nuovissimi di poesia, storia dell’arte, archeologia, cucina, narrativa, che vi racconteranno l’Umbria ed i suoi diversi colori.

L’accoglienza è di casa da queste parti, in queste campagne. Accoglienza che ha sapore antico, condotta sotto la guida e il concetto greco di Xenia: avere cura, avere rispetto dell’ospite, fargli dono di un luogo, regalargli la  sua essenza.

Tutto questo è Stella, questo è il cammino.

 

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